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In molti associano la parola engagement all’ambito del digital e alla misurazione di dati statistici derivanti dal traffico web. Quanto spesso invece utilizziamo e sentiamo questa parola intesa come il risultato delle relazioni umane all’interno di un’organizzazione?

Un collaboratore coinvolto e mosso da una profonda motivazione è sicuramente l’elemento distintivo per un’azienda che mira alla propria crescita a 360°. Si stima che nel 2020 lo sviluppo e il monitoraggio del coinvolgimento in azienda sarà un obiettivo condiviso dal 20% delle organizzazioni a livello globale (Gartner).

Cos’è quindi realmente l’engagement?

L’engagement è l’allineamento delle persone con l’organizzazione in cui operano ed è connesso alla loro volontà di investire energie per raggiungere scopi condivisi.

Come manager, quali elementi è necessario sviluppare nei collaboratori e considerare con continuità? Possiamo riassumerli, come indicato da Gartner, in cinque punti fondamentali:

  1. Consapevolezza, ovvero essere consci di cosa è rilevante e necessario per i collaboratori al fine di ottenere i risultati attesi. Grazie alla formazione e all’esperienza la persona può arrivare a ritenere se stessa e il proprio lavoro importante per l’organizzazione.
  2. Relazioni con i propri colleghi e manager di riferimento. In questo caso è fondamentale che il CEO e i manager capiscano e diano valore alle questioni che i collaboratori si trovano ad affrontare quotidianamente. Una efficace ed equilibrata collaborazione è quindi necessaria per risolvere le problematiche che ostacolano la crescita, lo sviluppo futuro e le prestazioni.
  3. Percezione della leadership, ovvero la misura in cui i collaboratori credono che i propri leader stiano portando l’azienda verso un futuro migliore, attraverso lo sviluppo e il raggiungimento di obiettivi finanziari e della missione aziendale.
  4. Opportunità di crescita e di sviluppo professionale, il desiderio quindi di accrescere le proprie competenze e di avere una carriera a lungo termine in azienda.
  5. Condizioni lavorative soddisfacenti. Hanno un ruolo centrale la retribuzione, i benefit, gli strumenti, le tecnologie abilitanti e l’efficienza tra i vari reparti dell’organizzazione.

Come si può dedurre, le relazioni umane hanno un ruolo fondamentale e i dati parlano chiaro. Infatti, secondo una recente ricerca condotta da Gallup, il 70 % delle persone lascia il proprio posto di lavoro perché non si ritiene coinvolto e apprezzato e un dipendente su due ammette di essersi licenziato principalmente per allontanarsi dal proprio manager.

In conclusione, considerare tutti gli aspetti che coinvolgono la vita delle persone in azienda è la chiave per avere una percezione completa della situazione attuale. Lavorare sulle aree di miglioramento significa puntare allo sviluppo di un’organizzazione solida e strutturata, in cui ogni persona è parte integrante di una visione comune.